La medaglia di bronzo nei 100 Rana e la medaglia d'oro - CAMPIONE D'EUROPA - nei 50 Rana : questo il bottino ai Campionati Europei di Nuoto del nostro Campione Fabio Scozzoli (nella foto) e del nostro grandissimo tecnico Prof. Tamas Gyertyanffy a Budapest con la Nazionale Italiana.
VIDEO 100 RANA VIDEO_50_RAMA INTERVISTA a Fabio
PODIO_100_RANA PODIO_50_RANA
Dal sito della FIN:
"La faccia incredula, stravolta dalla felicità, è quella di Fabio Scozzoli, già di bronzo nei 100 rana, alla medaglia d'oro nei primi 50 europei della carriera. Rapato da matricola, il 22 enne nato a Lugo, cresciuto a Forlì e che si allena a Imola con l'ungherese Tamas Gyertyanffy, sorprende tutti, anche se stesso, e vince in 27"38, otto centesimi in meno del primato personale stabilito col secondo tempo delle semifinali, a due centesimi dal tedesco Lennart Stekelenburg, finito terzo in 27"51 alle spalle del rumeno Dragos Agache, secondo in 27"47. La gara di Scozzoli è stata impeccabile soprattutto nelle fondamentali fasi di partenza e chiusura. Alta, lunga, sinuosa. Meravigliosa per il secondo crono della storia agli Europei dopo il 27"18 con cui l'ucraino Oleg Lisogor vinse a Berlino 2002. All'Alfred Hajos i 50 rana sono un affare tutto italiano e il passaggio del testimone tra Alessandro Terrin, campione del 2006 e bronzo del 2008, e Fabio Scozzoli rappresenta anche una legittimazione a crescere nel mito del due volte olimpionico Domenico Fioravanti, mai oltre il quarto posto nei 50 rana ma campione a Istanbul 1999 ed Helsinki 2000 nei 100. "Fioravanti rappresenta il mito, il talento puro - racconta Scozzoli, che alle Olimpiadi dei 2000 aveva 12 anni e si sveglio per esultare al doppio oro del novarese - Se sono arrivato a questo punto è solo grazie alla meticolosità di Tamas Gyertyanffy: attento, scupoloso, preparato, serio, senza di lui non sarei nulla". Un omaggio al tecnico ungherese, al successo nella sua Budapest, dinanzi agli atleti che ha reso grandi in tribuna, tra cui Tamas Darnyi, vincitore di quattro medaglie olimpiche nei misti tra Seoul 1988 e Barcellona 1992 e quattro iridate tra Madrid 1996 e Perth 1991. "Sentivo molto questa gara - conclude Scozzoli - Mi sono svegliato alle 5.30 e mentre mi riggiravo nel letto mi chiedevo come sarebbe stato se avessi vinto, cosa avrei fatto, come mi sarei comportanto. Poi è accaduto. Ho vinto. Ed è tutto talmente strano. Mi sembra di sognare. Prima sono stato travolto da commozione, orgoglio, felicità. Adesso che ho la medaglia tra le mani già aspetto la prossima competizione. E' proprio vero, quando insegui un obiettivo pensi a mille cose, quando lo raggiungi pensi solo a conservarlo".
Allegato 1 :