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Le medaglie d'argento di Fabio viste dalla stampa locale....    01-08-2011

In questi giorni tutta la stampa , TV e radio hanno dedicato spazio alle medaglie d'argento di Fabio Scozzoli nei 50 e 100 Rana ai mondiali di Shanghai.  Riportiamo dai giornali locali due articoli molto graditi e che ci hanno  anche un pò ...commossi.  L'Imolanuoto non è arrivata a questi risultati per caso. C'è il lavoro di bravissimi tecnici e di bravissimi allenatori, c'è la disponibilità dei bravissimi istruttori della Scuola Nuoto Federale, c'è  l'impegno degli atleti, ma c'è anche il lavoro, la passione, le competenze di tutti coloro che da 22 anni si  impegnano  per promuovere lo sport del nuoto in generale e in particolare per far crescere  la società sportiva  della nostra città  : l'Imolanuoto.

da RomagnaNOI:

In serata arrivano anche le congratulazioni delle autorità di Imola, città dove Fabio si allena. “Una medaglia che ci onora e che rende merito ad un atleta, ad un tecnico e ad una società che da anni lavorano con serietà, professionalità, grande impegno e passione”. Lo dichiarano il sindaco di Imola, Daniele Manca e l’assessore allo Sport del Comune, Luciano Mazzini, commentando la medaglia d’argento conquistata da Fabio Scozzoli ai mondiali di nuoto di Shanghai, nei 100 metri rana.
“Questa medaglia conferma l’importante progetto sportivo che l’Imolanuoto ha saputo costruire grazie ad un tecnico di qualità come Tamas Gyertyanffy; progetto che oggi colloca l’Imolanuoto fra le società italiane di eccellenza, a livello internazionale - aggiungono Manca e Mazzini -. Vogliamo complimentarci con Scozzoli e fargli sentire l’affetto e l’orgoglio di tutta la Città di Imola. Questo nuovo straordinario risultato sportivo premia i tanti sforzi profusi da Scozzoli, che ancora una volta conferma con il suo costante impegno e con le medaglie conquistate di essere un vero esempio di educazione ai valori dello sport, in particolare per i giovani” sottolineano il sindaco Manca e l’assessore Mazzini che formulano un “in bocca al lupo per i prossimi impegni” sia a Fabio Scozzoli che ad Alessia Polieri, imolese, altra atleta dell’Imolanuoto ancora in gara ai Mondiali".

“Strepitoso Fabio. Ancora una volta hai ottenuto un risultato eccezionale - scrive il primo cittadino di Imola insieme all'assessore allo sport Luciano Mazzini - che premia tutto il tuo impegno e il lavoro fatto con il tuo allenatore Tamas Gyertyanffy e con l’Imolanuoto. Con le tue medaglie hai dato onore all’Italia intera e rendi orgogliosa di te tutta Imola. Ti aspettiamo in Municipio per festeggiare insieme a te, al tuo allenatore Tamas Gyertyanffy e a tutta l’Imolanuoto questi prestigiosi risultati” concludono il sindaco Manca e l’assessore Mazzini. Il ricevimento è in programma agli inizi di settembre. La data e l’orario esatti verranno definiti nei prossimi giorni dall’Amministrazione comunale insieme all’Imolanuoto.
 

Dal Nuovo Diario:

Super Scozzoli
Due argenti ai Mondiali cinesi
28/07/2011

Una favola dal lieto fine
Non ci sono altre parole per definire la grande gioia che Fabio Scozzoli ci ha regalato lunedì da Shanghai.
Le sensazioni erano ottime, la forma e il morale pure. Il terzo tempo, con tanto di record italiano, nella semifinale dietro ai fenomeni Kitajima e Dale Oen faceva ben sperare.
Il podio era davvero alla portata di Fabio. Se lo sentiva, l’alfiere dell’ImolaNuoto, e se lo sentiva anche l’inseparabile Tamas Gyertyanffy, il tecnico che l’ha seguito fino all’ultimo momento prima dell’entrata in vasca, alle 19.27 ora cinese.

La finale
Presentazione da All Star Game allo stadio del nuoto cinese. Luci basse, musica rock a palla e lo speaker che chiama (o per lo meno ci prova) uno ad uno i protagonisti della finale. Fabio entra terz’ultimo. Dopo di lui solo i mostri sacri della specialità: sua maestà Kosuke Kitajima (4 ori olimpici) e il grande Alexander Dale Oen, super favorito della vigilia.
La tensione è alle stelle: a Shanghai la tribuna dei tifosi italiani trattiene il respiro. Alessia Polieri, compagna di allenamenti di Fabio, è sugli spalti a fare il tifo per l’amico. A Imola sono tutti incollati davanti alla tv o ai computer. A Roma, Carlotta Fiordoro, fidanzata del campione romagnolo, segue dal maxischermo dell’albergo dove alloggia l’ImolaNuoto (impegnata agli Assoluti estivi) ogni gesto, passo, movimento del suo Fabio.
Poi, lo start: Scozzoli parte alla grande - non è una novità, la partenza è il suo punto forte - ed esce secondo dalla subacquea. Davanti a lui il solo Van Der Burgh, sudafricano campione mondiale in vasca corta. Dalle retrovie, intanto, emerge prepotente Dale Oen. Il norvegese ha il turbo nelle gambe e nelle braccia: vuole vincere per sè, ma soprattutto per il suo Paese, ancora sconvolto dalla tragedia di Utoya (il bilancio è di 76 vittime, ma è destinato a salire, ndr). A metà gara Dale Oen ha già fatto il vuoto e alla virata è praticamente irraggiungibile. Dietro di lui, Scozzoli è un diesel. Bracciata dopo bracciata, recupera terreno su Van Der Burgh.
Il tifo è alle stelle, la finale è emozionante: Dale Oen fa gara a sè e si invola a conquistare l’oro con un tempo stratosferico (58"71, a 13 centesimi dal record mondiale del 2009). Fabio, ai meno 10, raggiunge e supera Van Der Burgh. L’argento sembra suo, ma non è finita: l’azzurro chiude l’ultima bracciata un po’ in anticipo e rischia di essere superato proprio al photofinish. Sono attimi frenetici. I due campioni toccano quasi insieme, ma per 7 centesimi l’argento è di Scozzoli. 59"42 e record italiano frantumato. Semplicemente fantastico.
Il post gara
«Sono emozionato - il commento di Scozzoli - è un argento bellissimo. Ieri pensavo di non aver sbagliato nulla. Oggi (lunedì, ndr), invece, sì. Sono arrivato corto in virata e lunghissimo all’arrivo, però è andata bene. Già da stamattina (lunedì, ndr), comunque, durante il riscaldamento, avevo avuto buone sensazioni. I "serpenti" della notte, per fortuna, solo un brutto sogno!».
Com’è cambiato Fabio, in poco più di un anno: il ragazzino che fino a poco tempo fa sentiva tremendamente la gara ora è sicuro di sè. Da Budapest in poi tutto è cambiato e il tatuaggio col logo di quegli europei impresso sul polso glielo ricorda ogni giorno.
Gran parte del merito va anche a Tamas Gyer-tyanffy, l’ungherese di ferro che lo ha plasmato: «Ho imparato che il risultato di una gara dipende solo da me - prosegue Fabio - e non dagli altri. Come dice Tamas, quello che vali, vale. E, in questo caso, è valso un argento mondiale».
Ci teneva, l’azzurro, a questa gara: «Tantissimo. Non mi capita spesso di commuovermi, non succede quasi mai. Questo risultato è proprio quello che ci voleva per arrivare a Londra 2012 nel migliore dei modi: il sogno di una vita».

Tamas commosso
Non capita di frequente di vedere emozionato il tecnico ungherese, ma a Shanghai è successo anche questo. L’allenatore magiaro è rimasto senza parole nel vedere il suo allievo salire sul podio mondiale. «È un gran momento. Ha lavorato bene, si è impegnato tanto. Questo podio è il giusto premio. Ora sotto con Londra». Poche, ma chiare parole...................

 Giacomo Casadio



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